Proprio come per lo zaino Ortles Guide 35 L, la prima caratteristica che mi viene in mente del gilet Sella Durastretch di Salewa, è l'elevata resistenza all'abrasione, grazie al materiale DURASTRETCH BAMBOO PFC FREE 188 g/sqm (66% Poliammide, 23% Poliestere, 11% Elastan), con tanto di bordi (inferiore e maniche) rinforzati con materiale elastico. Dopo un anno di utilizzo, in cui l'ho veramente maltrattato, so solo un buchetto nella parte frontale...probabilmente creato strisciando in qualche camino dolomitico...

In secondo luogo parlerei della sua buona resistenza al vento (mi piace il collo abbastanza alto) e della comodità: il DURASTRETCH infatti, unito al taglio dato al capo, garantisce anche un "fit atletico", garantendo ampia libertà di movimento e rendendo il gilet versatile e indossabile semplicemente al di sopra di una maglia termica oppure addirittura come quarto strato. Per questo ne consiglio l'utilizzo non solo nello scialpinismo ma anche in arrampicata e alpinismo.

Altra caratteristica degna di nota sono le cerniere fluide (cosa non scontata), equipaggiate con cordino in modo da facilitare la presa in caso sia abbiano i guanti (quando i particolari fanno la differenza!). 

Che non ci siano delle tasche interne non mi stupisce in uno smanicato, ma le due tasche esterne sono abbastanza capienti (ci sta ampiamente anche un telefono di grandi dimensioni). L'unico contro è l'assenza di una tasca pettorale, quella sì utile per riporre il telefono, nel caso si vestisse un imbrago. 

La finitura DWR (DURABLE WATER REPELLENT - PFC FREE) rende il gilet idrorepellente: non aspettiamoci grandi cose ma meglio di niente. 

Anche la traspirabilità è buona, anche se su uno smanicato non è sempre facile valutarla. 

In ultima battuta, anche se si tratta di un aspetto rilevante, è bene ricordare la politica di attenzione al benessere dei dipendenti Salewa (CSR: Corporate Social Responsability), cui è soggetta la produzione di questo gilet.