30 Aprile 2023

Cadarese – Un paradiso per l’arrampicata trad

Reduci dal modulo di scialpinismo in Val Formazza, col buon vecchio Livio si decide di andare a scalare sullo splendido gneiss di Cadarese, giusto per prendere qualche bastonata!  Il programma è semplice: scalare, mangiare, dormire, ripetere per due giorni. Che poi diventano Tre in totale visti i due pomeriggi che siamo riusciti a racimolare.  Visitiamo vari settori di cui riusciamo a farci una buona panoramica: Terzo Settore, Bimbiminkia, Trad basso e Trad alto. Nonostante la tipologia di roccia, la scalata è abbastanza varia, nel senso che ci sono molte vie ad incastro di vario tipo, ma altrettante dove si risolve in altro modo, spesso in dulfer oppure con tecnica da diedro-camino. Abbiamo pure tirato qualche tacca!  Qualche spit qua e là si trova, però lo stile nettamente prevalente è quello trad. Per divertirsi consiglio di avere tripla serie di friend #0.2-3, 4 e 5 doppi e un micro 0.1 non guasta.  Per la descrizione completa della falesia rimando alla guida Ossola Rock edita da Versante Sud.  
4 Maggio 2022

Marche Rocktrip pt. 2 – Le Rocche e la Balza della Penna

2 Maggio 2022

Marche Rocktrip pt. 1 – La Gola di Frasassi

Ponte del 25 Aprile, meteo disastroso ovunque. Passiamo dal puntare il granito della Val di Mello al sognare le vie lunghe di Finale Ligure, ma alla fine la zona che pare essere meno perturbata è quella dell'Italia centrale...così cambiamo meta ad una manciata di ore dalla partenza, per dirigerci verso le Marche: anche questo fa parte dell'avventura! Il viaggio lo sfruttiamo per pianificare i giorni che verranno, facendo qualche telefonata e consultando le preziose relazioni reperibili in rete sul sito di Samuele Mazzolini. Decidiamo per la Gola di Frasassi, dove il primo giorno scaleremo alla Falesia del Tempietto, viste le previsioni meteo infauste; il secondo giorno invece saliremo la via sportiva "Sii te stesso...quindi asino", posta sulla bastionata inferiore della Gola di Frasassi.
5 Gennaio 2022

Finale Ligure – Un paradiso per l’arrampicata sportiva

Quattro giorni spaziali a Finale. Oltre al cibo (Enri e Rudi ci viziavano!) abbiamo visitato quattro falesie diverse, una per giorno, cercando di salire più tiri possibile, focalizzandoci maggiormente sulla scalata a vista.
7 Novembre 2019

Paklenica – Fra calcare e Ćevapčići

E poi arrivi in sosta, ti volti e vedi il mare. Se hai fortuna e c’è abbastanza silenzio puoi anche sentire le onde che si infrangono sul litorale e dalla cima dell’Anica Kuk, la vetta per eccellenza di questa splendida valle, lo sguardo viene calamitato verso Sud. Si respira aria balcanica. In fondo mare e montagna non sono altro che due facce della stessa medaglia. Ho avuto la fortuna di andare due volte a Paklenica per arrampicare, la prima con l’amico Marco, dopo un infortunio, prendendo le bastonate anche sulle vie facili. La seconda con Cippo, Ventu e l’instancabile Nic con cui ho fatto cordata entrambi i giorni. Entrambe le volte sono tornato con la pelle delle dita consumata e tanti progetti aperti. Entrambe le volte non sono mancati il calcare e i cevapčići.    
2 Aprile 2019

Mallorca – Un paradiso per l’arrampicata sportiva

Da tempo volevo andare a Mallorca per arrampicare e quando l’amico Marco mi dice che a cavallo fra Marzo e Aprile sarà sull’isola, capisco che si tratta dell’occasione giusta. L’isola è relativamente piccola e con massimo un’ora di auto si è ovunque o quasi, quindi decidiamo di farci due notti fuori e due in ostello a Palma. Il primo giorno Marco mi porta a Caimari, una bella falesia immersa nel verde dove si scala prevalentemente su placca grigia a gocce o buchi ma non mancano i leggeri strapiombi. Dopo qualche scaldo per rodare con la falesia, decidiamo di provare l’ebbrezza di salire una via da 40 m con la corda da 70… sono i numeri poi per calarsi! Ma in qualche modo si fa… Poi ci spostiamo sulle classiche dove mi riescono a vista Morito (6c, classicissima della falesia) e un capolavoro di 6a+ che sale lungo una concrezione (“tufas” in spagnolo) per poi finire con qualche movimento in fessura strapiombante. Il secondo giorno decidiamo per una multipitch a Sa Gubia, chiamata Sol Solet. La sottovalutiamo un po’, credendo che come spesso capita, i gradi in una via lunga siano più morbidi che in falesia, invece così non è quindi il 6b+ spinge bene! Il grip è dei migliori mai visti e la via spettacolare, ogni tiro vale come un monotiro bello in falesia. Alla fine Marco decide che vuole testare la tenuta della corda e si spara un bel volo dal quarto spit, arrivandomi a fianco in sosta: “Holà hombre!”. L’idea era di farsi due vie ma Sol Solet è stata bella impegnativa e per oggi va bene così. Il terzo giorno ci spostiamo al Nord nella falesia de La Creveta dove conta più l’ambiente che le vie in sè. Spira un vento forte e l’atmosfera a tratti è […]