Erano circa due anni che guardavo periodicamente la webcam che punta diritto al Gran Vernel, precisamente da dopo che avevamo salito la
via normale con la neve nell'Autunno 2015.
Mi chiedevo se un giorno si sarebbero formate delle cascate di ghiaccio su quei due salti così evidenti andando a tracciare una linea quanto mai estetica e invitante in quel vallone dimenticato e fuori dai tracciati in voga.
Il momento si presenta questo Autunno quando il ghiaccio appare ma con esso anche le nevicate che mi fanno temporeggiare.
Assieme a Mirco, ormai compagno d'avventure, decido che Domenica si può provare ad andare a vedere la situazione, le nevicate previste non ci fanno paura, mal che vada ci caleremo.
Così dopo una sessione di allenamento ai Serrai di Sottoguda, saliamo al Fedaia nel freddo glaciale di una notte stellata. Alla sola luce delle frontali facciamo tutto l'avvicinamento sci ai piedi ed arriviamo all'imbocco del vallone verso le 8. Rapido cambio d'assetto e iniziamo a salire verso il primo mostriciattolo ghiacciato.
Il ghiaccio è marmoreo a causa del gran freddo: sicuramente sono settimane che qui la temperatura non sale sopra lo zero!
Duretto per me il primo muro verticale di una decina di metri ma non ho intenzione di appendermi alla vite e quando esco fuori mi parte un urlo di gioia.
Recuperato Mirco, ci scambiamo i ruoli e parte lui verso la seconda colata. Da questa ci separa solo un lungo nevaio. Restiamo in conserva e arrivati sotto al flusso ghiacciato restiamo estasiati. Mirco attacca e senza problemi supera questa placca appoggiata con muretto finale verticale, stupendo. Il tiro è bello lungo e le corde non bastano: per pochi metri non siamo in cima!
Dopo la classica bollita alle mani riparto e faccio gli ultimi metri.
La bufera imperversa. ma siamo felici, abbiamo salito entrambe le colate!
Con due calate su abalakov e a ritroso sui nevai, ritorniamo alla base.
Si è fatto tardi e non possiamo perdere minuti preziosi così mettiamo su gli sci e ci buttiamo giù...la neve fa schifo e non sappiamo bene che strada seguire in discesa.
Non possiamo ripellare perchè le pelli sono ibernate così inizia una marcia penosa verso la macchina e che bel ventaccio! Dopo una snervante corsa contro il buio e la lotta coi mughi mezzi nascosti sotto la neve, alle 17 arriviamo al Fedaia.
Un abbraccio e una risata liberatoria finale.
E poi bisogna scendere a festeggiare!