Non ricordo chi me ne aveva parlato per la prima volta ma quando andai ad arrampicare alla parete del Covolo del Butistone fu per salire il Diedro dei Garofani assieme agli amici Marco e Francesco. Poi sono tornato altre volte per la bella Eliseo, ancora per il Diedro dei Garofani (troppo bella quella via, tornerò ancora sicuramente!) e la classicissima Via delle Attraversate. Proprio su quest'ultima, senza saperlo, abbiamo incontrato l'apritore Umberto Marampon, visibilmente contento di vedere ancora dei giovani sulla sua via. Non sapendo chi fosse e avendo voglia di scalare, l'abbiamo liquidato in breve, scoprendo solo la sera di chi si trattava! A saperlo ci saremmo fermati sicuramente a fare due chiacchiere in più! La giornata era più che incerta ma fortunatamente il tempo ha retto e siamo riusciti a scalare nonostante l'umidità alle stelle, anche perchè mi sarei sentito in colpa ad aver fatto venire fin lì tre friulani per prendere acqua o trovare tutto bagnato.
Un lato positivo della parete del Covolo del Butistone è che l'avvicinamento è pressochè nullo, essendo la falesia a picco sulla strada statale. Per contro i camion e le macchine disturbano abbastanza e bisogna ammettere che l'atmosfera non è di certo bucolica ma mentre si scala il pensiero fugge altrove e non si viene più di tanto toccati dal casino che proviene dal fondovalle. Francesco Gherlenda scrive così sulla guida Valsugana e Canal del Brenta: "Lo scenario da degrado post-industriale non era il massimo... una volta però saliti di pochi metri la parete ti prende, tutto cambia di prospettiva e la bellezza della roccia e dell'arrampicata si rivela...", ed è vero, mi ci ritrovo pienamente!
Nome | Diedro dei Garofani |
Area geografica | Covolo del Butistone - Valsugana |
Data salita | 13/05/2017 e 23/05/2018 |
Difficoltà | 6a+ |
Sviluppo | 170 m (5 tiri) |
Esposizione prevalente | Sud-Ovest |
Tempo impiegato | 3h |
Punti d'appoggio | /// |
Cartografia | /// |
Laza sul primo tiro, evidente la linea del Diedro dei Garofani
Via elegante che salvo pochi passi, si sviluppa interamente in diedro, spesso leggermente strapiombante e giallo.
A mio parere il tiro chiave può essere tranquillamente gradato di 6b e la spittatura è S1/S2. L'ultimo tiro della via è molto vegetato e penso che in pochi lo percorrano, si preferisce calarsi direttamente dalla quarta sosta.
E' una via che difficilmente mi stancherò di ripetere, anche perchè abbinata alle altre della parete rende la giornata piena e molto allenante.
Finalmente dopo molto che ci pensavo, sono riuscito a ripeterla in stile pulito, evitando di usare gli spit, escluse le soste, ma solamente a friend e gli sporadici chiodi che si trovano. E' stata una bella esperienza che ha reso la via più "seria", tant'è che Trevis, mentre ero in partenza per il chiave, mi ha fatto notare il silenzio reverenziale che ci avvolgeva. Affrontata in questo modo mi sentirei di gradare i quattro tiri rispettivamente V+, VI+, VII-, VI+, la proteggibilità è sempre buona. Ho utilizzato una serie completa di friend da 0.2 a 4 (usato 2 volte) raddoppiando 1 e 2.
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All’attacco (5b poi 5c)
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Laza sullo start fessurato (5b poi 5c)
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Laza sul primo tiro (5c)
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Sul primo tiro (5c)
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In sosta del secondo tiro è meglio andare a sx e non a dx come ho fatto io. Poi mi sono spostato
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Marco riparte sul terzo tiro (6a+)
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Bel diedro sul terzo tiro con il passo chiave (6a+)
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Marco sul passo chiave (6a+)
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Laza sul chiave (6a+)
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Sul diedro giallo del secondo tiro (6a)
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Sul diedro giallo del secondo tiro (6a)
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Laza riparte sul quarto tiro sempre in diedro (6a)
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Laza sul quarto tiro sempre in diedro (6a)
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Giovanni sul primo tiro (5c)
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Giovanni sul primo tiro (5c)
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Giovanni sul primo tiro (5c)
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Giovanni sul secondo tiro (6a)
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Sul terzo tiro, il chiave (6a+)
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In discesa sulla seconda e ultima doppia
Nome | E Mi e Ti e Toni |
Area geografica | Covolo del Butistone - Valsugana |
Data salita | 14/05/2020 |
Difficoltà | 7a/6b obbl |
Sviluppo | 190 m (7 tiri) |
Esposizione prevalente | Sud-Ovest |
Tempo impiegato | 5h |
Punti d'appoggio | /// |
Cartografia | /// |
In sosta di L5, tiro superlativo su gocce e tacchette (6c)
Un capolavoro della parete, al pari e forse anche più bella di Ritorno dall'Oltretomba, sicuramente più impegnativa.
Attacchiamo sulla variante di Ritorno direttamente dalla sbarra così ci vengono fuori 7 tiri e quasi 200 m di via!
La mattina si scala al fresco e la roccia scorre bene sotto i polpastrelli.
A parte il primo tiro di variante, tutti i tiri sono meritevoli, soprattutto 3-4-5, da antologia con varie goccette da strizzare, fessure e strapiombini, molto tecnici, spesso con i passi obbligati.
Poi il sesto tiro è breve ma intenso, bisogna superare un tetto azzerabile su cordone marcio, comunque non banale (7a?).
L'ultimo tiro invece finisce in sosta sulla rete paramassi, su cui abbiamo fatto moulinette per comodità.
Con 4 doppie (singola da 75 m) dalla penultima sosta siamo tornati alla base, passando qualche rinvio sulla prima calata.
Cismon non delude mai!
25 Aprile 2021, sono tornato a ripeterla col Nic, con in conto in sospeso col tiro del tetto in alto, che questa volta sono riuscito a decifrare. Peccato per un resting ma sono pur sempre soddisfazioni!
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L2, prima effettiva della via, nella prima parte in comune con Ritorno dall’Oltretomba (5c+)
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L3, Franz in fase di erogata su un 6b+ molto tecnico
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L4, Franz esce sulle gocce fantastiche. Tiro spettacolare (6b/c)
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In sosta di L5, tiro superlativo su gocce e tacchette (6c)
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Scorcio sulla valle
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Franz mi raggiunge in sosta
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Il tetto di L6 (7a?). Si vede il cordone marcio penzolante utile per l’A0.
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Ultimo tiro, tecnico ma più appoggiato (6a+)
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Ci caliamo comodamente in doppia