20 Aprile 2020

Turlon e Pale Candele – Un viaggio nell’Oltrepiave remoto

“…pensavo che solo io e te le abbiamo concatenate in solitaria… C’hai mai pensato??” A prescindere dalla verità o meno di queste parole (e sinceramente chissene!), Jacopo in questa frase ha centrato un grande punto: la creatività che ci anima, ci rende anche vivi! Quella creatività che permette di vedere oltre i confini del seminato, di camminare fuori dai sentieri battuti e che ci dà lo slancio per vivere, invece che trascinarci mestamente nella nostra esistenza. La gente ha paura e pretende la sicurezza totale in qualsiasi campo, perdendo di vista il fatto che di questo passo si annullerà in nome di un ideale irrealizzabile e finirà per condurre una non-vita. Perchè fondamentalmente il problema è che la nostra società si è allontanata troppo dalla Natura. Pochi hanno l’umiltà di assumersi la responsabilità delle proprie azioni. Anche queste idee contribuiscono a spingere qualcuno verso la Natura, la montagna e l’alpinismo. Quando stavo percorrendo la cresta che unisce il Turlon alle Pale Candele non pensavo a queste cose ma a distanza di anni ho capito. In fondo il segreto è la semplicità.