23 Maggio 2022

Gelbe Mauer – Cima Piccola di Lavaredo

Quale modo migliore di inaugurare la stagione se non sui gialli in Lavaredo? La scelta ricade sulla famosa Gelbe Mauer, nota anche come Muro Giallo, all'anagrafe "Perlen vor die säue", che tradotto significa "Perle ai porci". Un po' un casino insomma. Sta di fatto che siamo andati a tirare tacche. Questa è una via sportiva aperta nel '96 da Glowacz e Albert che rappresenta una sorta di riferimento in Dolomiti per la bellezza, rispetto alle difficoltà che presenta. Nonostante la scarsità di neve, la strada a pedaggio è ancora chiusa, perciò saliamo dal Lago Antorno e in circa 1 oretta e mezza siamo all'attacco, giusto quando il primo sole colpisce la parete. Fin dal primo tiro continuità e un giusto mix tra fisicità e tecnica la fanno da padrone. Le prese smagnesate aiutano, anche a fidarsi di tirare quello che mai altrimenti si tirerebbe, aiutati anche da una spittatura "intelligente" (S2) che mantiene un obbligato consono al grado massimo, senza rendere il possibile volo seriamente pericoloso. Riporto la mia opinione sui tiri, consapevole che si discosta abbastanza dalla valutazione originale: 1- Primi spit da affrontare con convinzione, poi continuità, 7a. 2- Grado sul finale, 7a. 3- Su dritti e poi decisamente a destra, 6c. 4- Tettino relativamente facile, poi strapiombo di gran continuità con alcuni passi più duri, 7a+. 5- Partenza e successivo traversino a destra delicati, 7a. 6 - Passo duro aggirabile a destra saltando una rinviata, 6c+. 7 - Su carta sgrada ma la ghisa monta, 7a/+. 8 - Su dritti mirando al tetto, un passo decisamente duro, poi gestione della ghisa, 6c+. 9 - Tetto violento su buone prese, 7a. Da qui decidiamo di non proseguire per gli ultimi due tiri, optando per la discesa in doppia (passare qualche rinvio!), infinitamente più comoda rispetto alla normale, dove peraltro nel frattempo è avvenuto un grave incidente, con annesso recupero in elicottero: meglio evitare! In meno di un'ora siamo alla base, uno sguardo al Muro Giallo sopra di noi: che spettacolo! Sgancio un cinque a Stefano e poi filiamo giù verso la birra!