16 Giugno 2023

Via della Croce al Sass de Mura – L’anello dalla Val Nagaoni

Dopo un tentativo ad una via a Nord del Piz de Sagron il mese precedente, Matteo ripropone di andare in Vette Feltrine, questa volta però per salire il Sass de Mura per la Via della Croce, un itinerario alpinistico firmato Luigi Cesaletti, nel lontano 1881.  Come logistica ci interroghiamo su cosa convenga fare e grazie agli informatori di Matteo, optiamo per salire la Via della Croce alla cima Nord-Est (2547 m), compiere la traversata a cima Sud-Ovest (2522 m) e scendere per la via comune. Ne risulta un anello parziale, partendo e tornando in Val Nagaoni, laterale della bella Val Noana. Partiamo dal fondovalle (1160 m . ca) e saliamo al Rifugio Boz. Da qui puntiamo allo splendido Cadin di Neva e all'omonima forcella (2148 m), dove stacca la via comune del Sass de Mura che seguiamo su terreno innevato fino al primo spallone. Da qui proseguendo a sinistra si segue la via comune, a destra invece si percorre la banca Soliva che porta alla "Finestra", un arco naturale di roccia, posto proprio sulla forcella che separa il Sass de Mura dallo Spallone vero e proprio (vedi Diretta de Bortoli alla Parete Piatta), da cui parte la Via della Croce.  In rete si trovano relazioni dettagliate quindi mi limito a dare qualche indicazione.  La via è di stampo esplorativo, quindi segue le debolezze della parete, bene o male sempre omettata.  Ci si muove spesso su terreno di II grado con qualche tratto più impegnativo fino al IV nel camino Cesaletti iniziale. La traversata alla cima Sud-Ovest è delicata in qualche punto e richiede un minimo di intuito nella ricerca dell'itinerario. L'itinerario è perfetto per la tecnica di corda corta.  La chiodatura è scarsa, tranne nel traverso iniziale e nel camino Cesaletti. Poi sulla via comune si trovano gli ancoraggi per le tre doppie. Noi abbiamo usato friend #0.4-2, 4 rinvii e corda intera da 50 m. Chiodi a discrezione ma non necessari.  Bella avventura con i super motivati Matteo e Stefano! 
22 Ottobre 2019

Diretta de Bortoli – Parete Piatta

Bella avventura sulla parete Piatta dello Spallone del Sass de Mura, in Feltrine, col Dori e il Manfer. Decidiamo di salire in giornata e partiamo da Matiuz, nonostante ormai le giornate si siano accorciate notevolmente. Almeno 3h30 ci vogliono per attaccare e non stiamo scalando prima delle 10 30. Ero convinto che la parete fosse in pieno Est quindi di goderci un po’ più di Sole mattutino e invece appena mettiamo le mani sulla roccia si va in ombra => tutta la via in pile e piumino! Il primo tiro in diedro è tranquillo ma il secondo in parete aperta inizia già a farci capire che non si scherza. Nel terzo ci si incastrano le corde in una fessura a “v” e perdiamo circa un’ora per sbrogliarle con una manovra delicata ma efficace. Il tiro chiave è stupendo con alcuni movimenti su placca nera da manuale e poi un tetto da superare con un bella sbracciata, impiego due buoni minuti a capire la sequenza ottimale ma poi mi riesce in libera, bella soddisfazione (anche perchè non era azzerabile, possibile invece l’A1). Come impegno psicologico è però il tiro seguente a provarmi di più con alcuni passi in leggero strapiombo friabile per uscire da una nicchia, protetto con un friend 0.75 salvifico e qualche chiodo di dubbia tenuta. Poi la via sgrada e prosegue con un bel camino cui segue un traverso facile e poi delle placche articolate in costante traverso a destra. Si esce su terreno detritico e con un centinaio di metri di I e II grado si sbuca in cima. Arriviamo in vetta poco dopo il tramonto giusti in tempo prima di accendere le frontali. Lo spettacolo ci fa dimenticare del ritardo accumulato. La discesa non è difficile ma insidiosa in qualche punto, sempre ben omettata. Una volta […]