A più di un anno di distanza mi capita di ripensare con un po’ di nostalgia a questa bella salita sulla I Torre del Camp. Quella sulla Massarotto-Mason, che in realtà sarebbe chiamata “17 Luglio 1950”, è stata una giornata particolare: forse perchè in zone nuove, con panorami diversi dai soliti, forse perchè le Torri del Camp hanno quel fascino proprio dei luoghi solari ma un po’ abbandonati e forse perchè semplicemente la via era proprio bella. Dopo i primi tre tiri sulla variante De Nardin – Decima, che definirei “strani”, ci siamo ricollegati alla Massarotto-Mason in piena parete Sud-Ovest. Una partenza rognosa mi aveva fatto desistere ma Laza era riuscito a passare. Il calcare grigio e compatto di queste placche articolate aveva poi entusiasmato l’animo ma il momento più bello era stato ritrovarsi sotto al diedro nascosto del nono tiro sapendo di doverlo salire. Poi chiusura col botto sull’ultimo tiro con le difficoltà maggiori della via. Peccato non essere riusciti a salire fino in cima a causa di grossi temporali che stazionavano tutto attorno ma la soddisfazione è stata comunque grande per aver portato a casa una bella via