7 Febbraio 2022

A caccia di ghiaccio in Val Travenanzes – Primavera + Candela Sospesa e Sogno Canadese

Giornata piena in Val Travenanzes con Stefano che come al solito non molla un colpo. Entriamo in valle con l'idea di vedere quello che più ci ispira, anche se un'idea già la abbiamo. Infatti puntiamo verso Primavera e la Candela Sospesa, così diamo un occhio anche a Belvedere e Sogno Canadese che pur essendo magre sono formate. Il Pilone centrale è un fiammifero. Primavera è un bellissimo muro quasi verticale che si risolve in due tiri, il primo più impegnativo e molto continuo. Già di per se questa cascata è di gran soddisfazione, però Stefano propone di calarsi sulla Candela Sospesa per provarla. Sfortunatamente il tiro basso è crollato ma quello alto è bello, come è bella la ghisa nel farlo. Grande Stefano che se lo porta a casa da primo! Poi ci spostiamo verso Sogno Canadese dove le cordate presenti sono già due e mollano giù parecchio ghiaccio. Così la scelta più saggia è quella di salire la goulotte di sinistra, fuori dalla linea di caduta delle padelle, però in linea con i possibili siluri che pendono sopra la testa: meglio andare rapidi! Seguiamo la goulotte su ghiaccio bagnato e poi con un tiro bellissimo in diagonale verso destra ci portiamo al centro della cascata dove Stefano sosta in una piccola nicchia su ghiaccio. Salgo pochi metri per entrare nel grande antro sotto al tiro finale, dove sostare è sicuramente più comodo che sotto. Il tiro finale è spettacolare prima su candela e poi su muro verticale inciso al centro. Concentrato unicamente sul metro di ghiaccio di fronte a me, sono totalmente assorbito dalla scalata che va affrontata con calma per evitare la ghisa cattiva. Poi quando un tizio mi passa in doppia a fianco gli faccio: “nice pitch! Not easy!”… parafrasando un più realistico “I’m shitting in my pants”. Ma questa cosa non va detta. Però il sorriso c'era, questo è l'importante. Con tre doppie siamo alla base, di cui le ultime due su abalakov già pronte (nella grottona c'è anche una sosta su roccia su clessidrona ma non l'abbiamo usata). In discesa ognuno resta coi suoi pensieri anche se forse la realtà è che Stefano cammina troppo veloce per me. Paninazzo e birrona non ce li toglie nessuno e poi schiaffalo sto cinque Stefano!