14 Marzo 2020

Canalone dei Bureloni – Scialpinistica

Dopo una stagione passata a menar piccozze finalmente è arrivata la neve, così decido di aggregarmi alla ciurma di quei matti di Cippo, Marcel e Marco. Cippo vola alto e subito mi propone il Canalone dei Bureloni…all’inizio mi pare una follia e ho bisogno di qualche giorno per metabolizzare…ma poi tutto all’improvviso mi pare la scelta giusta, sento di voler provare…e così sia! Venerdì sera stiamo salendo verso la Val Venegia, notte in furgo e la mattina siamo belli carichi. Con noi anche Francesco dal Piemonte e gli amici Vez e Mitch. Con Francesco ci siamo conosciuti anni fa e adesso quasi per caso ci si ritrova… ma forse nulla capita per caso! Lungo il canale tutti i salti sono coperti ma la salita è un’agonia, tutta da tracciare sulla polvere…non sono più abituato: datemi ghiaccio o almeno neve dura! Poi fuori in cima è uno spettacolo impareggiabile anche se nella mia testa sto solo pensando alla discesa. I tavolari si buttano giù rapidi, chiudiamo la fila io e il Mitch che sui 50° non è che ce la caviamo proprio benissimo ma in qualche modo passiamo. Peccato ci abbiano spazzato il canale facendo affiorare la neve vecchia in qualche punto. Poi da metà il tutto diventa più sciabile e ci ritroviamo con gli altri in fondo al canale. Cippo mi chiede com’è andata. La mia risposta è stata: “è andata!”. Poi ci buttiamo giù per il pendio fantastico fino alla strada bassa. Decidiamo che non siamo sazi e ripelliamo per sciare un altro po’. Marcel vede della polvere intonsa sulla parte sinistra del pendio, ci buttiamo lì: 10 curve, ma le più belle della giornata! Poi giù per boschetti e per la Val Venegia, una garanzia. Alle 17 30 siamo al bar che ci beviamo una radler…già pensando alla […]
5 Luglio 2019

Pilastro Grigio – Mulaz

Sono poco avvezzo alle Pale e la voglia di arrampicare un po’ anche in questo gruppo magnifico è tanta! Così quando si presenta l’occasione di salire il Pilastro Grigio col Pet e il Dori, non mi tiro indietro, attratto da questa via, rinomata per la splendida qualità della roccia. Notte sul sedile del passeggero e alle 7 30 mi trovo in Val Venegia con gli altri che sono saliti in giornata. Il luogo è “bello” per definizione e l’avvicinamento trascorre piacevole. Lo zoccolo non è corto e presenta due passi di II. Arrivati all’attacco della via incontriamo Luca dei Sass Baloss, anche lui intenzionato a salire il Pilastro Grigio, il quale ci lascia passare avanti, così attacchiamo subito. I primi tre tiri se li pappa il Dori. La partenza è in diedrino non banale (V+) e soprattutto il secondo tiro non è niente male su roccia compatta a buchi e diedro sul finale (VI-). Il terzo tiro è in fessura e poi si traversa a sinistra fin sotto al diedro. Dal quarto al sesto tiro tocca a me. Parto sul diedro, chiave della via. Sembra di essere a Paklenica da quanto è bella la roccia e la difficoltà si aggira intorno al VI con un passo più duro a 1/3: i piedi sono in spaccata o in spalmo a cercare le piccole asperità della faccia destra del diedro e le mani nella fessura centrale, qualcosa di spettacolare, un tiro che vale la via. Pochi chiodi ma la proteggibilità è buona a friend medio-grandi. Segue un tiro carino con fessura (V) e poi il traverso oltre il quale si riparte in verticale per roccia lavoratissima e facile (IV+/V). Poi ci scambiamo e parte a condurre Marco fino in cima con difficoltà fino al V ma in prevalenza più bassa. Fa un […]